Da un sacco di tempo non scrivo sul
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nostro caro ed amato blog.
Sono due mesi ormai che vivo in Spagna, o meglio Andalusia.
Già meglio specificare, perchè qui davvero è un’altra realtà.
Una miscellanea di culture differenti, convivono in questa città incantevole. Romani, visigoti, arabi, cristiani, giudei, gitani, per le vie della città è come se ci si muovesse con una macchina del tempo.
Dal centro più commerciale e sviluppato agli antichi quartieri arabo e gitano. Si respira libertà qui a Granada e si vive la vita per quella che è.
Mi sveglio la mattina felice perché so che andrò a fare ciò che mi piace e non c’è nulla di più bello credetemi.
Abituati come siamo alla frenesia dei tempi moderni non abbiamo nemmeno il tempo per pranzare con calma.
Tornato dal Mali ero spaventato e dispiaciuto per lasciare momentaneamente il club.
Eravamo così carichi e pieni di idee che pensavo fosse un peccato partire.
Oggi beh posso dire che non lo è stato.
Davide, Michele, Valentina, Annalisa, Laura, Paola (oltre a tutti gli altri) stanno facendo un ottimo lavoro e li seguo costantemente.
Potreste pensare “Cavolo è in paradiso. La sua anima ha un posto ora”.
Da un certo punto di vista si è vero.
Ma la Spagna non è solo rose e fiori.
In questi mesi probabilmente sta vivendo uno dei momenti più duri della sua storia democratica, che è relativamente recente.
Non so se sia una sfortuna o una fortuna
per me vivere qui proprio oggi.
Io so solo che, vivere la storia di un Paese è veramente qualcosa di importante. Probabilmente in un’altra situazione non avrei appreso tanto da questa meravigliosa cultura, che per molti versi è simile alla nostra.
Più si viaggia e più si capisce quanto in fondo noi uomini siamo fatti della stessa materia.
Sia chiaro non sono mai stato razzista o xenofobo.
Però solo muovendoci possiamo renderci conto di quanto sia effettivamente così.
La crisi qui è devastante.
In Andalusia in particolar modo il problema più preoccupante riguarda la casa e il lavoro.
Cose che chiunque pensa siano diritti di ognuno.
Come darvi torto.
Qui sta diventando una vera e propria piaga.
Oltre la metà degli under 35 non lavora e un terzo né studia e né lavora.
Migliaia di persone sono state sfrattate per insolvenza e sono pure costrette a pagare la rata dell’ipoteca.
E’ una tragedia.
Ma queste cose forse le dicono tutte le tv, radio e giornali.
Io voglio raccontarvi altro.
Qui un sacco di gente non ha molto e si adatta.
Non desidera “Cose” come noi.
Ovvio c’è chi lo fa, ma è meno diffuso il fenomeno della bramosia.
Le persone sono comunque tranquille, allo stesso tempo però si mobilitano per dare una scossa.
Il popolo non dorme, anzi è vigile.
Forse è questo che manca a noi, l’essere vigili e reattivi, che non significa per forza essere reazionari.
Forse nessuno conosce La Rivoluzione Islandese avvenuta circa tre anni fa. Invito tutti quanti ad informarvi a riguardo.
Un modo diverso per uscire da questo incubo c’è.
Svegliamoci!
Un mondo in cui una parte minoritaria sfrutta la maggioranza della popolazione mondiale non è giusto e nemmeno sostenibile.
Un modo di agire alternativo c’è, basta solo distogliere lo sguardo dal soggetto in primo piano e soffermarsi al dettaglio posto sullo sfondo del quadro generale.
Il
nostro club è nato per opporci al “Money power” e manifestare il nostro dissenso, possibilmente facendo del bene per qualcuno che non sia né il nostro portafogli e nemmeno la nostra coscienza.
Potreste pensare che questo post non
riguardi proprio la nostra “Mission”.
Ma non è così.
Se le cose vanno come vanno è perché in un certo senso siamo noi che alimentiamo questo sistema scorretto e viziato.
Chi ostenta lo fa solo perché qualcun altro lo guarda, spesso con ammirazione ed invidia.
Per cambiare le cose dobbiamo
partire da noi stessi.
Non voglio incitare nessuno alla rivoluzione armata o che altro.
Io come tutti sbaglio e sono partecipe di tutto ciò.
Qualcuno prima di me, o molto più avanti di chiunque altro, in un’intervista alla tv di stato disse che l’unica rivoluzione possibile per l’uomo, visti i disastri della storia, è la Rivoluzione Interiore.
Migliorarsi per migliorare.
Conoscere il più possibile, varcare i confini, fisici e mentali, mettersi alla prova, e sconvolgere il proprio “credo”.
L’unica arma per combattere le ingiustizie del mondo, non uccide nessuno.
La Conoscenza e il vero Sviluppo Umano sono le uniche
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soluzioni per venirne fuori da questo Caos chiamato mondo.