!U.k Club è un modo per cliccare “Non mi piace”

Da un viaggio nasce la consapevolezza che non possiamo sperare che le cose cambino da sole e che la scelta di un mondo diverso non passi anche attraverso le nostre mani.

Vogliamo comunicare attraverso una T-shirt il nostro disagio nei confronti di ciò che la maggior parte delle persone ritiene adeguato e confortevole. Siamo completamente in disaccordo con l’ostentazione inutile di un determinato status sociale fondato sul proprio potere economico e, ancor più, con l’adeguamento di alcune persone alle “sue” regole, nonostante non dispongano del sognato “Money Power”.

Vuoi anche tu esprimere il tuo disaccordo? Acquista ed indossa una delle nostre T-shirts.
Il ricavato dalla vendita delle !U.k Club, viene devoluto in beneficienza a Unaltromondo OdV.

Clicca qui per scoprire tutte le nostre T-shirt!

#VADOATROVAREDAVIDE

#vadoatrovareDavide….mancano solo pochi giorni alla partenza dei nostri amici per il Mali. L’adrenalina sta crescendo al solo pensiero di immergersi totalmente nelle dinamiche di quel luogo dove il nostro amico Davide ha lasciato il cuore.

Durante questo viaggio, l’!Uk Club, avrà la possibilità di visionare il nuovo progetto che si è assunto in collaborazione con Unaltromondo Onlus: la costruzione del nuovo centro Oasis.

Questo nuova avventura affianca e non annulla l’impegno già assunto con “Un Club di Classe” (sostegno a distanza per i “Nostri” 6 ragazzi); semplicemente amplifica l’impegno del Club e di tutti i suoi sostenitori.

Il fenomeno dell’urbanizzazione e la crisi dell’agricoltura tradizionale portano nella capitale del Mali centinaia di famiglie adolescenti analfabeti alla disperata ricerca di un lavoro: le ragazze cercano una sistemazione come domestiche, mentre i ragazzi come trasportatori nei mercati, come manovali, etc.

Tutto ciò comporta un aumento dei ragazzi di strada, alcuni di loro non hanno nemmeno una dimora fissa, passano la giornata a mendicare nelle strade principali, mangiano quando riescono e dormono all’aperto, vittime spesso di violenze e soprusi. Per offrire un aiuto a questi ragazzi, nel 2010, è stato aperto il centro Oasis, un centro che offre ascolto, orientamento, assistenza e formazione professionale a ragazzi di strada ed adolescenti che hanno abbandonato la scuola; l’obiettivo è quello di permetterne il reinserimento socio-economico. Il continuo sostegno di associazioni e volontari ha permesso in questi anni l’ampliamento dei laboratori, fornendoli di nuove attrezzature e partedipando al recupero dei bambini di strada anche durante la notte.

L’evolversi in negativo della situazione politico-economica del paese, radicalizza l’importanza del centro Oasis nella realtà della capitale. Infatti il centro di ascolto sta diventando sempre più un punto di riferimento nel quartiere di Kalaban Coura, con programmi di reinserimento famigliare e socio-economico.

A fronte di queste nuove esigenze gli attuali spazi del centro Oasis non sono più sufficienti per mantenere tutti i laboratori di formazione artigianale ed educativa e da qui l’esigenza di costruire nuovi spazi. Questo il nostro nuovo progetto: il sostegno alla costruzione del nuovo centro Oasis.

I lavori sono già partiti con l’acquisizione di un nuovo terreno con una piccola struttura e la costruzione del nuovo centro in cinque fasi:

  • la costruzione dalle fondamenta di un secondo edificio e il collegamento al primo per renderlo una unica struttura;

  • imbiancatura e rifinitura delle strutture;

  • nuova impiantistica elettrica;

  • nuova recinzione e nuovi serramenti;

  • piastrellamento e trasloco dalla vecchia struttura.

I lavori sono ben avviati e si cercherà di rendere operativo il tutto entro settembre prima dell’inizio delle attività scolastiche ma soprattutto per permettere di avere il tutto operativo prima dell’inizio della stagione delle piogge, che provocava nella vecchia struttura allagamenti soprattutto nella cucina e nei laboratori posti a livello strada.

Anche con questo spirito e con questa nuova sfida affrontiamo il viaggio in Mali, certi che non saremo soli ad andare in Africa e non saremo soli a completare questo lavoro.

Come sempre vi terremo aggiornati sui lavori, anche con report fotografici, e su tutte le nostre attività.

A presto.