Il paese dei balocchi

Cari amici,
mi sento in dovere scrivervi qualcosa, riguardo

al corso per volontari ai campi di lavoro estivi 2012.
Già, io e mio fratello Francesco, partiremo in agosto, destinazione

Mali e staremo lì per circa un mese.
Inutile e banale, dirvi con quanto entusiasmo ed energia ci stiamo preparando a questo viaggio e soprattutto a questa esperienza.
Per ora abbiamo partecipato a due incontri presso la sede di “UnAltroMondo ONLUS” a Milano ed ogni volta, torniamo a casa con il sorriso sulle labbra, pieni di positività.
Una cosa che, detto tra noi, solitamente non mi appartiene e che spesso riscontro nelle canzoni che mi diletto talvolta a scrivere (90% malinconiche-andanti e il restante 10% puramente tristi),dove di positivo c’è solo il fatto che prima o poi hanno una fine, basta solo la pazienza di qualche minuto.
“La vita dovrebbe essere sempre così”.
Questo recitava un mio sms inviato la sera, poco dopo il termine della prima giornata di corso, a Francesco.
Quella giornata rientra sicuramente nella top ten delle giornate più belle della mia vita.
Qui, ragazzi miei, ho trovato il mio personalissimo “Paese dei balocchi”.
Un porto sicuro dove poter attraccare.
Un’isola felice dove funziona tutto a meraviglia.
Tanto per cominciare, si respira davvero un’atmosfera da gita scolastica ed i cattivi pensieri, che ognuno cova dentro di sé, si staccano dalla testa e decidono di prendere il vento per mano, per poi volare via.
In questo clima è veramente facile e comunque sorprendente, scoprire quanto ognuno dei partecipanti, cerchi di far uscire la parte migliore di sé.
Ognuno vuole, o meglio potrei dire, pretende orgogliosamente

di presentare a tutti, il “Curriculum Vitae” della propria anima, indossando finalmente il vestito che più lo mette a suo agio.
Tra giochi di gruppo, situazioni complicate da sbrogliare, momenti di confronto e riflessione, si rompe in un certo senso il ghiaccio e ci si sente parte subito di una famiglia.
I più timidi diventano grandi oratori.
I più seri, si sciolgono

e divengono creativi.
I più

estroversi, trovano terreno fertile, per meglio sfruttare la loro indole.
Insomma tutti si va nella stessa direzione, regalando agli altri, le proprie qualità.
Abbiamo conosciuto persone fantastiche, di ogni età (anche se in realtà conta poco, perché in questi casi, poco si percepisce) e concedetemelo, anche belle ragazze, che infondo non guasta mai.
Ma questo è un altro discorso…
Insomma vorrei tanto che giornate di questo tipo, si ripetessero con più frequenza, perché ormai sono diventate linfa per il mio umore, per il mio stare bene.
Farò richiesta ad “UnAltroMondo” di organizzare questi incontri, non a cadenza mensile, ma almeno a cadenza settimanale.
A questo punto potreste chiedermi: quindi sei pronto per l’Africa?
Mentirei se rispondessi di sì, perché dovrei essere un veggente, per sapere in anticipo come andranno le cose, ma così non è…
Mi limito quindi a dire che, so con certezza che l’impatto con questo nuovo mondo, sarà emotivamente devastante; ma so anche che la mia convinzione è più forte della paura e questo credo mi porti ad arrivare all’inizio dell’avventura, con il passo giusto ed il resto verrà da sé.
Del resto, voglio preservarmi questa preziosa sorpresa, fino al giorno del mio arrivo.
In questo periodo sento di essere tornato bambino.
La curiosità e il sogno sono sentimenti, che più di ogni altra cosa, sento vicini e non voglio certo perdere questa bella abitudine che sto riscoprendo.
Concludo citando James Matthew Barrie, autore della storia di Peter Pan, che bene rappresenta il mio stato d’animo attuale:”I bambini non dovrebbero mai andare a dormire; si svegliano più vecchi di un giorno”.
Grazie “UnAltroMondo” per questo regalo che non ha prezzo!